RETE RURALE NAZIONALE

L’Associazione negli anni ha svolto una serie di attività a favore ed in collaborazione di varie Istituzioni pubbliche, ma sempre con l’intento di valorizzare e tutelare le produzioni agricole specie quelle realizzate nelle aree interne.

La presiede il dr. Roberto Rubino, ricercatore, già Direttore del CRA-ZOE di Bella e di quello di Roma – Tor Mancina.

L’Associazione ha partecipato e partecipa, all’ideazione e svolgimento di vari progetti nell’ambito di PSR di varie Regioni, sia come Capofila di GO in passato, che come Innovation Broker a supporto dell’attività del Capofila all’attualità.

Da più di un decennio la sua attenzione è rivolta alla ricerca della qualità, del gusto e dei fattori che li determina in quanto parte dalla constatazione che iI prezzo delle materie prime, salvo rarissime eccezioni, è determinato dalla borsa merci o dall’andamento del mercato. Ma il grano, la carne, il latte, la frutta, non hanno tutti lo stesso livello qualitativo. Purtroppo, questo approccio culturale ha finito per influenzare talmente i comportamenti del settore e degli stessi consumatori che noi non sappiamo se è perché dovrebbe esserci una diversità di livello e, chiaramente, quali composti chimici ne sono responsabili. 

L’Anfosc da qualche anno ha intensificato gli studi e la sua attività di divulgazione su queste tematiche e già dieci anni fa ha messo a punto il disciplinare del Latte Nobile® provando, per la prima volta, ad indicare e definire un livello qualitativo certo, che posizionava nel punto medio: fra quello più altro e quello più basso. E tutto in funzione dell’alimentazione degli animali e del ruolo dell’erba.

Poi ha provato ad utilizzare lo stesso meccanismo per i vegetali. In questo caso l’alimentazione è il terreno e il sistema di coltivazione. In questo modo, e sulla base dei primi risultati, ha definito il metodo di produzione, ha redatto un disciplinare, arrivando a proporre al settore il Metodo Me.No (Metodo Nobile®). I relativi marchi sono depositati e a disposizione di chi volesse adottarli.

A questo punto si trattava di individuare i composti responsabili di questa diversità e del differente livello qualitativo.

Lo studio è stato diretto principalmente verso i polifenoli, perché il gusto dovrebbe essere molto influenzato da questi composti. Si trattava di capire se il livello dei polifenoli fosse influenzato dalla resa per ettaro, per avere così il quadro chiaro sulla relazione fra causa-effetto. E i princìpi responsabili.

I primi risultati hanno chiarito, in parte, questo aspetto.

Il ruolo dei GO

Nel corso della programmazione, ormai scaduta, del PSR 2014-20 l’Associazione ha organizzato, anche con il concorso di alcuni GAL campani, GO proponendo loro di testare il Metodo Nobile. Questa azione propositiva ha portato alla costituzione dei seguenti GO per ognuno dei quali se ne traccia un breve profilo.

GO “Nobile Trinacria”

costituzione ats: 27.07.2020; sede: Castronuovo di sicilia -pa- capofila: consorzio metodo nobile

partners: N° 20 (13 aziende agrozootecniche: 5 Carne; 5 Latte; 3 Cereali; 1 Caseificio; 1 Molino-pastificio; aiab sicilia; rete ovinicoltori; 1 coop.va mezzi tecnici- mangimificio; 1 partner scientifico (Corfilcarni); capofila.

Ruolo di anfosc: innovetion broker quale supporto al capofila; rts: dr. Roberto rubino

Progetto finanziato e in coso di realizzazione: “Implementazione del Metodo Nobile e verifica del livello qualitativo delle materie prime”; importo: € 339.947,00; misura 16.2 del PSR Sicilia 2014-20

Obiettivi e Finalità: Obiettivo principale del progetto è quello di conoscere e misurare il livello qualitativo delle materie prime. Una conditio sine qua non per ottenere questo risultato è quella di monitorare costantemente il sistema di produzione, il metodo di allevamento, le razioni alimentari degli animali. Altro obiettivo è quello di mettere a disposizione dei produttori un modello in grado di “mantenersi e autoalimentarsi nel tempo”

Materie prime osservate: latte, formaggi e carne ovicaprina, carne suina; grano

Risultati previsti adottando il Metodo Nobile® (Validi per tutti i ptogetti)  

I risultati che si intendono raggiungere interesseranno almeno tre livelli di competenza e di professionalità.

I primi saranno i produttori e tutti gli anelli della filiera, ivi compresi i consumatori.

I produttori avranno contezza che hanno in mano il metodo per ottenere il livello qualitativo che desiderano; i trasformatori di quella materia -che finora sono convinti che la qualità si fa con la tecnologia-  potranno godere di questi benefici in quanto, i risultati del progetto indicherà loro che la materia prima è importante e sapranno anche perché.

I consumatori, previamente informati, avranno a disposizione la chiave di lettura per fare scelte oculate e mirate e pagare, quindi, un giusto prezzo.

Conclusioni (valide per tutti i progetti presentati)

I risultati saranno di estremo interessa anche per il mondo scientifico perché, finalmente, si dimostrerà che il sistema di produzione è quello che maggiormente influenza la qualità e che, fra i parametri per misurarla, il primo posto spetta ai fenoli, responsabili del sapore e delle proprietà nutraceutiche.

Pertanto, questi risultati sono la dimostrazione che un modello di sviluppo diverso da quello attuale può esistere ed è percorribile.

I risultati saranno di estremo interessa anche per il mondo scientifico perché, finalmente, si dimostrerà che il sistema di produzione è quello che maggiormente influenza la qualità e che, fra i parametri per misurarla, il primo posto spetta ai fenoli, responsabili del sapore e delle proprietà nutraceutiche.

Pertanto, questi risultati sono la dimostrazione che un modello di sviluppo diverso da quello attuale può esistere ed è percorribile.

 

GO “Nobili Cilentani”

costituzione ats: 21.12.2020; sede: futani -sa-;  capofila: c.m. lambro-mingardo-bussento;

partners: N° 13 (9 aziende agrozootecniche; 3 partner scientifici (unisa, unina-vetrinaria e agraria-); capofila; Ruolo di anfosc: innovetion broker quale supporto al capofila; rts: Prof. Raffaella TUDISCO.

Progetto finanziato e in coso di realizzazione: APPLICAZIONE DEL METODO NOBILE® AD ALCUNE PRODUZIONI ZOOTECNICHE CILENTANE”; importo: € 257.007,00; Misura 19.2.1 Leader del Gal Casacastra; PSR Campania 2014-20

Obiettivi e Finalità: Nel settore zootecnico, l’esigenza di aumentare la produttività per tenere bassi i costi ha creato una serie di problemi che possono essere risolti solo abbandonando il modello intensivo e passando al Metodo Nobile®, un modello cioè che permette di ottenere il livello qualitativo desiderato. Quali sono i principali problemi? In primo luogo la scomparsa o riduzione drastica della biodiversità. Le razze locali, le varietà vegetali sono poco produttive e vanno sostituite con razze e varietà alloctone. Ma materiale genetico proveniente da altri territori ed altri modelli comporta ed esige una conoscenza di specifiche tecniche di allevamento e di coltivazione di cui il territorio non dispone. Ci spieghiamo allora perché le razze animali si sono poco adattate e che malattie nuove si siano diffuse nel Cilento. Ci spieghiamo anche perché la qualità dei fieni sia drasticamente peggiorata e che la stessa razione che gli animali ricevono sia sbilanciata perché non si è in grado di stabilire un corretto livello qualitativo di fieni e mangimi.

E poi, dal momento che l’unità di misura è il chilogrammo e che tutto si vende a peso, l’allevatore non è interessato a migliorare la qualità del suo formaggio o della sua carne, tanto il prezzo è sempre lo stesso. Eppure la qualità del latte è decisamente superiore al latte presente sul mercato perché “quei” pascoli e “quelle” razze autoctone permettono di ottenere un livello qualitativo più elevato. Ma l’allevatore non solo non fa niente per ottenere un formaggio pari alla qualità del latte, ma spesso ne peggiora la qualità aumentando i mangimi perché vuole produrre più latte. Produrrebbe un formaggio qualitativamente migliore se questo prodotto gli venisse pagato di più. Ma come fa il consumatore a capire che quel formaggio ha una qualità intrinseca più elevata se fino al giorno prima ha utilizzato quella scadente tipologia di formaggi? Eppure questi territori hanno un potenziale enorme. Basta cambiare unità di misura affinché quello che fino a ieri era un handicap, oggi diventi una risorsa. Se al modello intensivo sostituiamo quello Nobile, la razza locale, le erbe, i cespugli, le ghiande, il carrubo e tutto quello che rappresenta la macchia mediterranea diventeranno i fattori determinati del legame con il territorio e di una specificità di tutto rilievo. Perché abbassando le produzioni, nel nostro caso, lasciandole così come sono, vi è una concentrazione delle componenti aromatiche e nutrizionali della materia prima. In questo modo potremo riempire di contenuti la Dieta Mediterranea, che al momento è solo una bella scatola vuota. Fonti dell’analisi territoriale/settoriale

GO “NobilFrutta”

costituzione ats: 09.04.2021; sede: S. Mango sul Calore -AV-;  capofila: Soc.Agr. Antico Castello sas di Francesco Romano & C;

partners: N° 4 (3 aziende frutticole -fichi e mele-); 1 partner scientifici (crea-ofa di CE e Acireale);; Ruolo di anfosc: innovetion broker quale supporto al capofila; rts: dr. Roberto rubino.

Progetto finanziato e in coso di realizzazione: IMPLEMENTAZIONE E STUDIO DEL METODO NOBILE IN FRUTTICOLTURA. CASO STUDIO SU MELO E FICO”; importo: 183.974,85; Misura 19.2.1 Leader del Innovation broker;; PSR Campania 2014-20

Obiettivi e Finalità: Il progetto scaturisce dall’esigenza di migliorare la competitività delle aziende frutticole attraverso l’utilizzo di tecniche agronomiche ecosostenibili nelle aree rurali interne della provincia di Avellino, implementando il METODO NOBILE®, già applicato in altri comparti agricoli. In Italia esistono “nicchie” territoriali nettamente “marginali” ma che forniscono frutta di elevata qualità. Le varietà coltivate sono state selezionate nel tempo dalle difficili condizioni pedo[1]climatiche del luogo ed il progetto utilizza questa realtà frutticola quale risorsa utilizzabile per superare i limiti di ordine sociale, ambientale ed economico di tali “nicchie”. Il progetto, infatti, ha come obiettivo generale quello di implementare il METODO NOBILE® in aziende frutticole al fine di creare una filiera corta con la finalità di offrire al consumatore un prodotto fresco e trasformato il cui livello qualitativo sia certo e certificato.

L’obiettivo che ci si è posti è soprattutto quello di fare in modo che la biodiversità collegata all’agricoltura possa contribuire allo sviluppo delle aree rurali, soprattutto di quelle più marginali. L’obiettivo del progetto non solo è quello di conoscere la relazione fra rese per ettaro delle materie prime e il contenuto di polifenoli, ma anche quello di sapere se questi composti bioattivi influenzano il gusto.

GO “Nobilapio”

costituzione ats: 12.04.2021; sede: Lapio -AV-;  capofila: apicoltura mattei di mattei cristian;

partners: N° 3 (1 azienda vitivinicola ; 1 azienda apistica; 1 partner scientifici (unibas); Ruolo di anfosc: innovetion broker quale supporto al capofila; rts: dr. Roberto rubino.

Progetto finanziato e in coso di realizzazione: CONFRONTO FRA METODO NOBILE® E BIOLOGICO ED EFFETTO SUL CONTENUTO DI POLIFENOLI DI VINO E MIELE”; importo: 197.011,92; Misura 19.2.1 Leader del Gal ATS AISL Irpinia Sannio-CILSI; PSR Campania 2014-20

Obiettivi e Finalità: Obiettivo del progetto è quello di introdurre in una azienda vitivinicola di Lapio il METODO NOBILE® e di metterlo a confronto con il biologico. L’azienda, che è già biologica, utilizzerà un appezzamento poco distante dal centro aziendale dove impianterà un prato polifita e dove verranno collocate delle famiglie di api. Alla fine del ciclo produttivo l’azienda apicola produrrà il miele e quella vinicola produrrà un vino particolare, il Lambiccato, che appartiene alla tradizione di Lapio ma che è praticamente scomparso, perché i lieviti moderni non ne permettevano la produzione. Dal momento che le api trasportano particolari lieviti la cui attività fermentativa cessa intorno ai 9 gradi alcoolici, questa specificità potrà permettere un ritorno al Lambiccato tradizionale. . Le opportunità di questo progetto per un buon numero di aziende del territorio sono importanti: ritorno delle api per favorire l’impollinazione e per la produzione di mieli pregiati; ritorno del Lambiccato, recupero della fertilità dei suoli, una qualità delle produzioni specifica, che ci dà il segno del legame con il territorio.

GO “Nobili Cereali”

costituzione ats: 12.04.2021; sede: Morra de Sanctis -AV-; capofila: Az. Agr. Il Feudo di Ciccone Franco; partners: N° 4 (3 aziende cerealicole (orzo, farro, grano) ; 1 partner scientifici (crea-ci di foggia); Ruolo di anfosc: innovetion broker quale supporto al capofila; rts: dr. Roberto rubino.

Progetto finanziato e in coso di realizzazione: RELAZIONE GUSTO-FENOLI NEI CEREALI PER EFFETTO DELLA RESA PER ETTARO”; importo: 162.987,23; Misura 19.2.1 Leader del Gal ATS AISL Irpinia Sannio-CILSI; PSR Campania 2014-20

Obiettivi e Finalità: Obiettivo di questo progetto è quello di adottare il Metodo Nobile® applicandolo al grano, all’orzo e al farro e di studiare sia l’effetto della resa per ettaro e sia la relazione che esiste fra la composizione fenolica e il gusto dei prodotti derivati. A tale scopo, in ciascuna delle 3 aziende aderenti al progetto si metteranno a confronto i due sistemi di produzione: Metodo Nobile® e metodo intensivo. Sui campioni verrà effettuata l’analisi dettagliata dei polifenoli e sui prodotti trasformati, oltre ai polifenoli si effettuerà l’analisi sensoriale per testare la relazione polifenoli/gusto. Se la tesi venisse confermata i risultati sarebbero interessanti ed utili non solo per le aziende del territorio ma per l’intero comparto cerealicolo, ivi compreso l’industria molitoria e di trasformazione.

 

Tutti i progetti sono ormai nella fase conclusiva ed i risultati scientifici che si stanno ottenendo confermano le ipotesi progettuali. Siamo quindi nella fase di disseminazione dei risultati che verrà conclusa entro il corrente anno. Di notevole efficacia è l’azione che noi chiamiamo “estremi a confronto” in quanto durante gli eventi che organizziamo facciamo assaggiare prodotti di diverse classi di qualità (in genere 6) che corrispondono, per le colture erbacce-orticole) a diverse rese per ettaro o, per gli animali, diversa razione alimentare (pascolo assoluto, pascolo e poco mangime, ecc…).

ANFOSC dr. Adriano Gallevi

 

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