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Il grande problema dell’agroalimentare è il prezzo unico delle materie prime. Se il prezzo del latte è unico, come quello del grano, il livello qualitativo sarà simile. L’effetto di questo modello è che noi non conosciamo le cause che influiscono sul livello qualitativo e, quindi, sia il produttore e sia il consumatore sono disarmati, non hanno le parole chiavi per decidere il livello da produrre o da acquistare.
Dieci anni fa nasce il Latte Nobile, un modello produttivo che basa la sua diversità su una alimentazione degli animali più equilibrata, con più erba di specie diverse e meno concentrati. I consumatori ne riconoscono la differenza e il Latte Nobile è subito stato apprezzato e richiesto. Ma se l’alimentazione fa la differenza nel latte e nella carne, va da sé che la stessa regola vale anche per i vegetali: la nutrizione della pianta determina un aumento del livello qualitativo. In pratica l’abbassamento delle rese per ettaro permette un aumento nel numero e nel contenuto dei metaboliti presenti nei vegetali.
Ecco che allora il Modello Latte Nobile diventa Metodo Nobile(Me.No) e viene predisposto un disciplinare specifico per ciascun prodotto.
Contemporaneamente in Italia e in Messico sono stati attivati numerosi progetti di ricerca per studiare e verificare gli effetti di una nutrizione più equilibrata sulla qualità del prodotto. E i primi importanti risultati sono già disponibili.
Ne parleremo a Città della Scienza in una giornata che vedrà coinvolti ricercatori, produttori e consumatori e, naturalmente, i prodotti.
Programma
Ore 12.30- 13.30 Laboratorio aperto a tutti: impariamo a degustare condotto da Alfonso del Forno.
Verranno fatti degustare alla cieca: latte, yogurt, mozzarella e formaggi prodotti con metodo tradizionale e Metodo Nobile. In questo modo i ragazzi potranno cogliere le differenze sapendo però da cosa dipendono, quali fattori le hanno determinate
Ore 14.00-15.00 Come si racconta il Metodo Nobile. Rivolto ai venditori dei prodotti con marchio Meno, condotto da Roberto Rubino
Qualsiasi prodotto va raccontato con parole chiavi specifiche. Il Metodo Nobile è frutto di un approccio scientifico innovativo che però conduce a risultati misurabili e di grande interesse. Tutto questo va raccontato agli acquirenti, ai consumatori con parole adeguate e precise.
Ore 16,00 coordina:
M.Passari, Dirigente direzione generale PAAF
INTERVENTI
R.Rubino, Presidente Anfosc: le ragioni del Metodo Nobile e le prospettive future della ricerca
R.Tudisco, P.Iommelli, F.Infascelli, Università di Napoli: Il latte Nobile: stress ossidativo, microbioma e impatto ambientale
A.Balivo, R.Sacchi, N.Del Gaudio, A.Genovese Università di Napoli: Proprietà Sensoriali e Nutrizionali di Latte e Formaggi Nobili
A.Capece, Gabriella Siesto Università di Basilicata: Il prato e le api in vigna e il recupero del Lambiccato
M.Petriccione, Crea Caserta: Le mele e l’effetto del Metodo Nobile sui polifenoli.
D.Ficco, Crea Foggia, Effetto della resa per ettaro del grano duro sul contenuto dei polifenoli Polifenoli e sistema di produzione nel grano duro
M.E.Furfaro, Corfilcarni, Messina: latte, carne, grano e foraggi in Sicilia
M.Galina, Università Città del Messico: Il latte Nobile in Messico e i risultati delle ricerche. (In videoconferenza)
V.Speranza, Presidente CM Bussento Lambro e Mingardo: L’importanza della rete pubblica nella sperimentazione del metodo nobile.
Conclude:
N.Caputo, Assessore Agricoltura Regione Campania.
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MADE IN MALGA® 2023, 11’ edizione della rassegna dei formaggi di montagna, offrirà ai visi-tatori una quantità sorprendente di occasioni per trascorrere giornate intense all’insegna dei sapori d’alta quota: dalla mostra mercato dei produttori ai laboratori guidati con formaggi e vini estremi; dai laboratori dell’artigiano alle escursioni nelle malghe dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni, dagli incontri culturali alle proiezioni di film a tema. Nell’Osteria di montagna, in Piazza Carli, verranno proposti piatti con l’Asiago DOP, e il Mountain Beer Festival pro-porrà birre di montagna artigianali.
- Mostra mercato
- Masterclass, laboratori guidati con formaggi e vini.
- Osteria di montagna con degustazione formaggio
- Asiago DOP e piatti della tradizione
- Escursioni in malga
- Mountain Beer Fetival, Salone delle birre di montagna
- Proiezioni film sulla montagna
- Laboratori dell’Artigiano
Qualità del formaggio: quanto conta l’erba?
Ragioneranno e discuteranno, dopo aver degustato caciocavalli prodotti dallo stesso casaro, lo stesso giorno, diversi solo per l’alimentazione degli animali, sulla qualità del formaggio e sul ruolo dell’erba.
C’è formaggio e formaggio, anche quando si tratta della stessa tipologia.
Che cosa determina le differenze più grandi?
L’alimentazione degli animali e, in particolare, il ruolo dell’erba e dei concentrati come influiscono sulla qualità?
Ne parleranno:
Roberto Rubino, presidente Anfosc
Carlo Fiori, Guffanti formaggi
Luigi di Cecca, DeD formaggi
In degustazione e meditazione anche i prodotti dei progetti del Metodo Nobile (lambiccato, distillati, miele, freselle)
Qualità del formaggio: quanto conta l’erba?
Ragioneranno e discuteranno, dopo aver degustato caciocavalli prodotti dallo stesso casaro, lo stesso giorno, diversi solo per l’alimentazione degli animali, sulla qualità del formaggio e sul ruolo dell’erba.
C’è formaggio e formaggio, anche quando si tratta della stessa tipologia.
Che cosa determina le differenze più grandi?
L’alimentazione degli animali e, in particolare, il ruolo dell’erba e dei concentrati come influiscono sulla qualità?
Ne parlerà:
Roberto Rubino, presidente Anfosc
nell’ambito del Made in Malga 2023 ad Asiago
In degustazione e meditazione anche i prodotti dei progetti del Metodo Nobile (lambiccato, distillati, miele, freselle)
L’Azienda Agricola di Marra Antonio opera in agro del comune di SANT’ANGELO DEI LOMBARDI, su una superficie di circa Ha 13 di cui circa 10 coltivati a cereali e foraggi in rotazione tra loro. L’azienda allo stato attuale utilizza metodologie di coltivazione di tipo convenzionale. Le produzioni aziendali vengono vendute in massa a grossisti locali. Nel progetto, svolgerà funzioni di partner primario coadiuvato dagli esternal expertise, anche per gli interventi agronomici, metterà a disposizione i propri terreni affinché vengano seminati a frumento duro coltivato secondo le tesi indicate dal CREA.
L’Azienda Agricola di FIORDELLISI Enza, estesa circa 30 ha, è coltivata con metodi di coltivazione biologica. Nel progetto di ricerca mette a disposizione 2 ha di farro dicocco distinti in n° 2 lotti della estensione di ettari 1 per ogni tesi di studio. Oltre alla mera coltivazione, l’azienda provvederà ad acquisire in noleggio un particolare tipo di attrezzatura che permette la selezionatura della granella che risulta essere di fondamentale importanza per la verifica qualitativa della stessa da parte del partner deputato alla ricerca. In particolare, l’azienda acquisirà una SELEZIONATRICE OTTICA che verrà utilizzata anche per la selezionatura del frumento duro e dell’orzo distico coltivato dagli altri partners. Tale attrezzatura è in grado di riconoscere e scartare prodotti aventi lo stesso colore, ma con lievi sfumature di tonalità.
L’azienda agricola IL FEUDO è ubicata nel Comune di Morra de Sanctis e si estende su una superficie di circa 18 ha con un’altitudine sul livello del mare pari a 500 m; il suo nome, il Feudo, non è casuale: infatti tali terreni fanno parte di una più ampia azienda che, nel passato, faceva parte del feudo dei principi Biondi-Morra.
Attualmente l’azienda è costituita in un unico appezzamento situata a ridosso del nucleo industriale di Morra de Sanctis, delle maggiori vie di comunicazione dell’alta Irpinia (Ofantina) e del fiume Ofanto. Dal punto di vista orografico il territorio aziendale, come quello nelle immediate vicinanze, si presenta lievemente collinare con un leggero declivio da nord verso sud; l’azienda ha un indirizzo colturale cerealicolo-foraggiero, e le colture presenti in azienda sono grano duro, favino, orzo, foraggio ed erba medica. Questo tipo di coltivazione così vario permette l’avvicendamento colturale (rotazione) su tutta l’estensione aziendale facendo in modo di diminuire l’uso di concimi chimici e diserbanti; infatti, l’azienda ha aderito alla misura 10.1.1 del PSR Campania “produzione integrata”, che favorisce l’uso razionale dei fertilizzanti e dei fitofarmaci.
Studenti e docenti a confronto su
FRAMMENTI DI STORIA DELLE CIVILTA DEL GRANO E DEL PANE NEL MEDITERRANEO
e altri saggi sul cibo all’epoca della globalizzazione di Gianfranco Nappi
“Frammenti di storia delle civiltà del grano e del pane nel mediterraneo” di Gianfranco Nappi
Il Formicoso è un territorio vastissimo, coltivato prevalentemente a grano in alternanza con il fieno. Sappiamo che il prezzo di entrambi è fisso e sempre uguale, per tutti. Ma il livello qualitativo di grano e fieno cambia non solo da un anno all’altro, ma anche fra appezzamenti, nello stesso anno. E inoltre, se il livello è diverso, dove si posiziona il nostro grano o fieno su questa scala di valori? Nel passato il Gal Cilsi, diretto dal compianto Mario Salzarulo, ha provato a stimolare il territorio su queste tematiche. Più di recente, sempre su sollecitazione di Mario, è stato presentato e approvato “Nobili Cereali”, un progetto di cooperazione che ha l’obiettivo di rafforzare e consolidare pratiche innovative di conduzione dei seminativi, rispettose dell’ambiente, che favoriscano un livello qualitativo della materia prima e dei relativi prodotti trasformati stabilito dai produttori e non dalla casualità.
locandina nobili cereali bisaccia Nappi
Il Dirigente e I professori degli ultimi anni del Corso hanno voluto che gli alunni potessero sentire e, quindi, partecipare alla degustazione a confronto fra gli estremi, prima che finesse l’anno scolastico, per cui abbiamo aderito di buon grado all’invito e presentato il solito format: pasta, patate, uova, formaggio
locandina nobili cereali avellino agrario
In questa suggestiva e storica location, si è svolto un evento, fortemente voluto dal vice-sindaco e dal prof. Cringoli del CREMOPAR, nel corso del quale si ono incontrati agricoltori e allevatori del Formicoso -un vasto altipiano di circa mille ettari posti ad una quota variabile di 800-1.000 mt slm coltivata per lo più a grano e foraggi- e allevatori, quest’ultimi interessati all’acquisto di fieno di qualità. Ci è parsa un’ottima occasione per illustrare quelli che sono stati I risultati ottenuti dal Progetto e per lanciare l’idea di una produzione di fieno di qualità, quasi una DOP come esiste in Francia, a tutto vantaggio di allevatori virtuosi I quali hanno capito che mediante una buona alimentazione del bestiame si ottiene un buon latte e, quindi, ottimi formaggi.
locandina nobili cereali bisaccia
Anche in questa prestigiosa istituzione, voluta fortemente dal Sindaco e dal Direttore del museo, si è svolto il confronto di sapori, odori, colori, di cibi derivati da materie prime di diversa resa e, come sempre, a illustrarle, il dr. Rubino che poi, facendo tesoro di tutte queste esperienze, ha scritto un piccolo libro dal titolo “Il cibo ci parla”, di piacevole, facile e chiarissima lettura.
Viceversa, la dr.ssa Ficco, del CREA-CI di Foggia, partner scientifico, ha illustrato i risultati ottenuti dalla sperimentazione con le aziende agrarie relativamente al contenuto e al profilo dei polifenoli e dei carotenoidi in funzione della resa produttiva nei tre cereali.
locandina nobili cereali aquiloniaI cibi in assaggio; i soliti pasta, pane, formaggi, lambiccato.